lunedì 12 marzo 2018

Il ruolo antitumorale
dell'olio extravergine d’oliva
BARI - Identificato il ruolo nutrigenomico dell'olio extravergine d’oliva: ogni cultivar ha i propri geni con azione antiinfiammatoria e antitumorale. Lo studio di nutrigenomica condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bari (guidato dal prof. Antonio Moschetta, docente di Medicina Interna della facoltà medica barese) ha dimostrato che più l’olio extravergine di oliva è ricco di polifenoli maggiore è l’effetto benefico sulla nostra salute.
Protagoniste dello studio proprio le “cultivar” pugliesi, dalla Coratina alla Peranzana: - i ricercatori - partiti dal presupposto che l’olio extravergine d’oliva rappresenta un target ideale per gli studi di nutrigenomica - si sono concentrati su come i nutrienti influenzano il nostro organismo. La scoperta sorprendente è che ogni cultivar di olio extravergine d’oliva è cosi specifica da percorrere strade individuali “accendendo” geni specifici nel nostro organismo. In altre parole, ogni tipo di olio va considerato come un alimento diverso.

La ricerca ha mirato a identificare geni e microRNA deputati al funzionamento delle cellule infiammatorie (i monociti), la cui espressione può variare in rapporto all’assunzione acuta di varietà di olio extravergine d’oliva più o meno ricche in polifenoli (i composti chimici “buoni” che vi sono contenuti e che conferiscono all’olio il sapore caratteristico). Lo studio ha confermato in pieno che l’olio extravergine d’oliva ricco in polifenoli giova alla salute non solo da un punto di vista metabolico, ma anche sullo stato ossidativo dell’organismo, sull’infiammazione e sulla prevenzione dell’aterosclerosi e del cancro.

La notizia ancora più rilevante è che tali effetti benefici appaiono più marcati nei volontari sani che non in quelli obesi e affetti da sindrome metabolica, a sottolineare l'importanza della combinazione tra qualità dell'alimento e qualità dell'organismo che lo riceve.

Questi risultati aprono nuovi ed inediti scenari in ambito nutrizionale: “È possibile prevedere – spiega Moschetta – che in un prossimo futuro ogni ristoratore dovrà avere, insieme alla carta dei vini, anche quella degli olii, e che la scelta di questi ultimi sarà basata sul gusto e sulle proprietà nutrigenomiche”. “Avremo così, aggiunge il coordinatore dello studio, la possibilità reale di difendere la qualità dei nostri olii pugliesi e italiani e di esaltarne la forza, la palatabilità e le già ampiamente

riconosciute proprietà chimico-fisiche. Longevità e prevenzione delle malattie cardiovascolari e oncologiche sono gli obiettivi della cosiddetta personalizzazione della nutrizione”.

Lo studio è stato condotto dal gruppo del prof. Antonio Moschetta con primo autore la dottoressa D'Amore presso il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina dell'Università degli Studi di Bari in collaborazione con l'Istituto Tumori di Bari e con la Fondazione Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro ed è stato finanziato con fondi PON/POR e dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ed è stato pubblicato online sulla sezione Molecular Biology of Lipids della rivista Biochimica et Biophysica Acta.

Fonte: la gazzetta del mezzogiorno

giovedì 8 febbraio 2018

L’Italia, per decenni, è stata leader indiscussa di mercato nel settore dell’extra vergine di oliva.
Negli ultimi anni la situazione è però cambiata, adesso emergono paesi come la Spagna, la Grecia, la Tunisia,la Turchia con produzioni annuali che  superano le 200 mila tonnellate.
Nel nostro paese invece in questi ultimi 6 anni  la produzione è sempre in calo.
Il tracollo dell'olio di oliva “made in Italy” è del 31% negli ultimi sei anni. Tra le ragioni che hanno fatto diminuire la produzione ci sono l’abbandono della coltivazione, il mancato ammodernamento del settore e l andamento sfavorevole delle condizioni climatiche.
Per l annata in corso 2017/18 pero sembra sia a nostro favore in quanto sarà ricordata come buona di produzione ed eccellente di qualità.

domenica 12 novembre 2017

Olio novello e pane

Inizia il rito del pane e olio nuovo, pane e olio novello.


Tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre, in molte regioni d’Italia, inizia il periodo della raccolta delle olive, che vengono poi portate in frantoio per la spremitura dal quale fuoriesce l’olio nuovo appena franto denominato olio novello..
Ottobre/Novembre è quindi il periodo ideale per andare a vedere le fasi della lavorazione delle olive nei frantoi e poi soprattutto per acquistare l’olio nuovo e partecipare al rito dell’assaggio sul pane bruscato  un evento che viene ripetuto ogni anno in ogni frantoio (sono circa 6500 i frantoi in Italia ).
 L’olio nuovo ha un gusto amarognolo, leggermente piccante dal profumo intenso e un colore verde.

venerdì 20 gennaio 2017

Proprietà terapeutiche delle Arancie:

Le arance contengono molta vitamina C, 53,2 mg per 100 g che corrisponde al 59,11 % della RDA.
La maggior parte della vitamina C si trova nell'albedo della buccia e nelle pellicole bianche che rivestono gli spicchi. Il succo ne contiene infatti poco più del 25%;
Hanno poche calorie, solo 47 kcal ogni 100g; perdipiù, queste calorie vengono assorbite molto lentamente. Infatti l’indice glicemico è basso (media 42), così com’è bassissimo il carico glicemico (3­4);
Previene il Cancro;
Previene i calcoli renali;
Previene l'artrite reumatoide;
Aiutano a produrre Emoglobina;
Aiutano contro lo Stipsi;
Aiutano la Digestione;
Riducono i muchi nasali;
Abbassano la Pressione;
Rinforzano Ossa e Denti;
Mantengono sani i tessuti.

Acquista le Arancie su www.frantoio.biz
Pasta con tonno, olive e pomodoro per due persone



Ingredienti:
 Olio extravergine 50 ml 80 g di pasta (spaghetti) 160 g di tonno 300 di pomodori 40 g di olive aglio prezzemolo sale e pepe q.b.

Svolgimento: Portare a ebollizione acqua e cuocete la pasta. In un tegame unite il tonno, le olive e acqua, i pomodori e aglio. Fate cuocere e quando tutto pronto unirla alla pasta scolata. Aggiungere l'olio e mescolate insieme. Dopo un paio di minuti aggiungere prezzemolo fresco e servire.